Se si parla di 3D ormai tutti, addetti ai lavori e non, immaginiamo un modello grafico che permette di “definire una forma tridimensionale in uno spazio virtuale generata su computer” [cit. Wikipedia]

Nel BIM il concetto di dimensione assume un significato più ampio.

Le Dimensioni del BIM servono a schematizzare le “potenzialità” che l’informatizzazione del progetto permette. Infatti è possibile estrapolare, combinare ed analizzare i dati che riguardano aspetti che vanno oltre la modellazione architettonica tradizionale.

Così come abbiamo introdotto nell’articolo “Il Bim ed i suoi acronimi”   le norme UNI 11337 , che sono le norme italiane sul BIM, hanno adottato questa classificazione:

3D:   modellazione tridimensionale
4D:   gestione temporale
5D:   gestione economica
6D:   ciclo di vita e manutenzione
7D:   sostenibilità 

La continua evoluzione della “filosofia” BIM, ha acceso un dibattito sulle tre “nuove dimensione del BIM”  (che non sono, ad oggi, incluse nelle UNI 11337) :

8D:   sicurezza
9D:   costruzione snella
10D: costruzione industrializzata

 

Cerchiamo di spiegare brevemente cosa si intende nelle varie dimensioni del BIM.

3D: modellazione tridimensionale

sfruttando il modello grafico 3D “tradizionale”, l’oggetto edilizio viene visualizzato durante tutte le sue fasi di vita. In questo modo si riesce a gestire in maniere efficace la modellazione, riducendo gli errori sia in fase di progettazione che in fase di esecuzione e manutenzione.

4D: gestione del tempo

in questa dimensione si pianifica la gestione del tempo. Potremmo pensarlo come una sorta di cronoprogramma dei lavori associato al modello in modo da ridurre, o meglio annullare, la possibilità di interferenze tra le lavorazioni durante le fasi di vita del progetto.Vengono ottimizzati i tempi ed il coordinamento tra le maestranze coinvolte durante la vita dell’edificio.

5D: gestione economica

la quinta “BIM-dimensione” consente, tramite il modello 3D e il BIM 4D, di avere pieno controllo dei costi nel tempo. Questa possibilità consente di ottenere costruzioni efficienti e convenienti.

6D: ciclo di vita e manutenzione

Il BIM 6D permette di ottimizzare la gestione e la manutenzione dell’oggetto edilizio per tutto il suo ciclo di vita. Esso fornisce le informazioni sui singoli componenti: dagli impianti tecnici alle finiture

 7D: sostenibilità

Il concetto di sostenibilità non è legato alla sola analisi dei consumi energetici dell’edificio, ma si amplia alla sostenibilità economica ed alla sostenibilità sociale. Analizzare sin dalle fasi di progetto le prestazioni energetiche dell’edificio, permette di adottare le soluzioni tecniche più idonee per garantire un minor consumo energetico, garantendo la sostenibilità del progetto rispettando anche i requisiti economici e sociali.

8D: sicurezza

Comprende tutta la parte inerente la sicurezza in fase di progettazione e di realizzazione dell’opera. Come? Mediante la modellazione del cantiere in forma digitale. La potenzialità del BIM consentono di utilizzare ed integrare software BIM dedicati alla sicurezza, in modo da ottenere il quadro dei rischi, di redigere i piani di sicurezza dettagliati ed aggiornati, di avere la rappresentazione 3D del cantiere. Sfruttando la realtà aumentata tramite visori e joystick è possibile pure simulare gli interventi o le manovre di sicurezza o di muoversi “nel” cantiere vedendo le situazioni di pericolo prima che si manifestino nella realtà.

9D: costruzione snella (lean construction)

Questa dimensione comprende la digitalizzazione degli step necessari a realizzare un’ opera in modo da analizzare preventivamente l’intera catena di produzione ottimizzando, riducendo ed eliminando(dove possibile) le attività ripetute che non aggiungono valore alla costruzione e che anzi, spesso, costituiscono una perdita di tempo (ad esempio la mancata organizzazione delle forniture del materiale in cantiere) che fanno accumulare ritardi sia nell’esecuzione che nella consegna del lavoro.

10D: costruzione industrializzata

Tutto il processo produttivo, utilizzando la filosofia BIM, serve a migliorare la produttività di ogni singola fase del ciclo di vita della costruzione. Con questa dimensione si vuole arrivare a spiegare i benefici complessivi dell’edilizia industrializzata.

 

 

 

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